martedì 1 marzo 2005

Il SuperGuido (Müller)


Alla scoperta del tedesco Müller, premiato durante il Gala Iaaaf di Montecarlo come miglior atleta master al mondo per il 2004.

Vidi in azione per la prima volta Guido Müller nel luglio dello scorso anno, ad Åhrus, in occasione dei Campionati europei master. Rimasi colpita dalla sua eccezionale tecnica negli ostacoli (43”89 nei 300 hs) e dal fatto che avesse conquistato i suoi 7 titoli (nella categoria M65) presentandosi ai blocchi di partenza, tra qualificazioni e finali, per ben 14 volte in 10 giorni.

Müller, classe 1938, risiede a Monaco, dove gareggia per il club locale TSV Vaterstetten, e da oltre vent’anni è uno dei migliori master al mondo nelle gare di velocità e ostacoli. La stagione 2004 è stata per lui la migliore in assoluto, tanto da aggiudicarsi, insieme alla mezzofondista australiana Jeanette Flynn, la prima edizione del premio che la Iaaf ha istituito per il miglior atleta master dell’anno. Un premio che testimonia l’importanza che anche la Federazione mondiale di atletica leggera sta riconoscendo al movimento.

Mi racconta la sua storia atletica con pacatezza e passione.
"Iniziai a praticare l'atletica leggera da ragazzino, a 11 anni. Da atleta assoluto correvo i 400 piani in 47"6, tempo che mi valse, nel ’61, la convocazione nella nazionale tedesca." Nello stesso anno iniziò a cimentarsi anche nei 400 a ostacoli, da subito con ottimi risultati "Gareggiai anche con Salvatore Morale e Roberto Frinolli, ne hai mai sentito parlare?", mi chiede, strappandomi un sorriso al pensiero delle nostre glorie azzurre. Mancò di pochissimo le qualificazioni tedesche per le Olimpiadi di Tokyo del 1964: "Fu uno dei miei più grandi rammarichi - racconta con disappunto -. Iniziai a allenarmi nella tecnica degli ostacoli solo a 23 anni. Se avessi iniziato prima, forse, sarebbe andata diversamente…". Alla fine degli anni '60, favorito da una buona conoscenza della nostra lingua, si trasferì per lavoro a Vigevano dove per alcuni anni fu portacolori dell'Atletica Vigevano.

Nel 1970 ritornò in Germania e appese le scarpette al chiodo fino al 1982 quando, sfogliando un giornale locale, scoprì l'esistenza del mondo master. Nel 1983 partecipò per la prima volta ai campionati nazionali tedeschi master. “Vinsi i 200 e i 400 metri nella categoria M45, stabilendo i nuovi record nazionali di categoria”, racconta ricordando la soddisfazione di quelle inaspettate vittorie.

Da quel momento Müller divenne una stella del panorama master internazionale, stabilendo numerosissimi record di categoria (è tuttora detentore di 14 record mondiali e di 8 europei) e vincendo 52 titoli internazionali.

"Dal punto di vista tecnico la mia miglior gara la corsi agli Europei Master di Verona - racconta ritornando con la memoria al 1988 -. Mancavano pochi mesi al mio cinquantesimo compleanno. Vinsi i 400 ostacoli (dell’altezza di 91 cm come nelle gare assolute, ndr) in 55"69, correndo tutta la gara in 15 passi.” Una prestazione davvero stupefacente.

Müller, che si allena da solo, da quest’anno ha ridotto gli allenamenti settimanali, passando dai cinque dello scorso anno a quattro: “A quest’età, un anno in più sulle spalle si fa sentire; così recupero meglio, ma non ho ridotto la quantità. I test dimostrano che sto mantenendo i livelli dello scorso anno”. Il fatto di non essere seguito da un allenatore è una scelta ben precisa: “Mi conosco meglio di chiunque altro. Durante l’allenamento ascolto sempre tutte le sensazioni del mio fisico al fine di adattare il carico di lavoro”.

Sono molte le cose che apprezza nel mondo master: “Ho incontrato moltissime persone interessanti che hanno alle spalle vite intense e mai banali. Dalle sfide sulla pista sono nate delle belle amicizie, come quella con il triestino Tristano Tamaro”.

Quello che invece vorrebbe assolutamente cambiare è la mancanza di minimi di partecipazione ai campionati internazionali: “A volte si presentano alle gare degli atleti completamente impreparati, con prestazioni che sfiorano il ridicolo, e che spesso vengono presi di mira dai media. In tal modo si rischia di dare un’immagine denigrante del nostro mondo”.
Alla classica domanda: “Ma fino a quando pensa di continuare?”, risponde “Allenarmi per me è un piacere, così come è stimolante competere e frequentare gli amici di questo mondo. Continuerò finché la salute mi assisterà.”

E noi ci auguriamo di vederlo ancora per tanti anni sulle piste, per continuare a stupirci delle sue straordinarie imprese atletiche.

Nella foto Guido Müller - Archivio Müller


La scheda di Müller
(dati statistici a cura di Werter Corbelli)

Titoli mondiali di categoria: 15 ( di cui 5 indoor)

Titoli europei di categoria: 43 ( di cui 6 indoor)

Record di categoria tedeschi: 18 (dalla M45 alla M65)

Record personali da assoluto:

100 m (10"9)
200 m (21"6)
400 m (47"6)
400 hs (51"3)
Lungo (7,18)

Migliori prestazioni mondiali di categoria

200 m - M65: 25"46 (2004)
400 m - M65: 56"37 (2004)
100hs - M60: 14"42 (2002) M65: 15"61 (2004)
300hs - M50: 39"96 (1989) - M60: 42"31 (1999) - M65: 43"89 (2004)
400hs - M45: 55"18 (1986) - M55: 58"92 (1995)
4x400 - M65: 4'09"08 (2004)
indoor
200 m - M65: 25"60 (2004)
400 m - M65: 56"63 (2004)
60hs - M65: 9"60 (2004)
4x200 - M65: 1'49"78 (2004)

Migliori prestazioni europee di categoria
400 m - M55: 53"04 (1995)
400 m - M60: 54"65 (1999)
4x400 M55: 3'46"17 (1998)
4x400 M60: 3'54"61 (1999)
indoor
200 m - M55: 24"58 (1994) - M60: 25"54 (2002)
400 m - M55: 54"51 (1994) - M60: 55"70 (2002)

Pubblicato sulla rivista Correre nel marzo 2005
[Link al pdf con l'articolo nella veste originale] (su autorizzazione della rivista Correre)

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