sabato 1 luglio 2006

29/07/2006 - Europei di Poznan (6)

Sabato 29 luglio
Al mattino assisto alle finali degli 800 metri. Dopo la bellissima vittoria di Emma Mazzenga tra le W70 (con tanto di miglior prestazione italiana di categoria: 3'21”35), inizia la “maledizione del quarto posto”: Waltraud Egger, che soffre di problemi muscolari, è quarta tra le W55, e la stessa sorte spetta a Elisa Zuccari tra le W45, a Alessandro Manfredi tra gli M45 (per soli 2 centesimi!) e a Fabio Biferali tra gli M40. Dobbiamo arrivare agli M35 per trovare il bronzo di Emilio De Bonis, in una gara serratissima.


(Nella foto le finaliste dei 200 metri W40)


Al pomeriggio si corrono le finali dei 200 metri. Qualche giorno fa avevo ricevuto un sms da Rosa Anibaldi, con la quale lo scorso anno, insieme a Giuseppina Perlino e Barbara Ferrarini, avevo corso la staffetta 4x100 ai mondiali di San Sebastian. Ora Rosa ha una bellissima bimba di 2 mesi, Erika, da accudire. L'sms diceva: “Ho sognato che le mie due ‘zie’ (la sottoscritta e Peppa, nda) salivano sul podio. Erika”.
Ho sorriso, quando l'ho letto. L'impresa sembrava davvero impossibile, vista la lista delle iscritte. Nelle semifinali di ieri mi sono però stupita delle numerose defezioni rispetto alle iscrizioni. Ho vinto la mia semifinale con un tempo molto elevato, 27”59, mentre l'altra semifinale è stata vinta dalla francese Violette La Pierre in 25”97; dietro di lei Giuseppina Perlino in 27”23.

Violette è un’extraterrestre rispetto a tutte le altre W40; ha vinto i 100 metri in 12”15 lasciando il vuoto dietro di sè, e la stessa cosa succederà sicuramente anche in questa gara. Rimane aperta la lotta per il secondo e terzo posto: oltre a me e “Peppa”, anche le altre due francesi (Dolores Hachotte e Dominique Vouagner) sono molto agguerrite.
Mi sembra strano di correre su tempi così elevati (il mio miglior risultato dello scorso anno è di 26”45), ma la preparazione di quest'anno non è quella del 2005 e sono già contenta di essere qui. In questo devo dire che Peppa per me è stata una maestra; lei, che per tanti anni è stata in nazionale assoluta, con un personale di 54”01 nei 400 metri, continua a correre in tempi superiori al minuto e continua a divertirsi, anzi, forse si diverte anche più di un tempo! Correre è bello e ritrovarsi insperatamente a poter lottare per una medaglia ti regala adrenalina e emozioni impreviste.

Mentre mi scaldo per la finale sento le note dell'inno di Mameli. Sul podio c’è il nostro Bruno Sobrero che, con la categoria M85, ha inaugurato per l'Italia la lunga lista delle medaglie dei 200 metri: dopo di lui vinceranno anche Sergio Palma tra gli M80 ed Enrico Saraceni tra gli M40; argenti per Tristano Tamaro tra gli M65 e Vincenzo Felicetti tra gli M55 e bronzi di Emma Mazzenga tra le W70 (dopo aver vinto al mattino gli 800 metri!) e Marta Roccamo (alla sua prima medaglia internazionale) tra le W35.

Nella pedana del salto con l'asta Gianfranco Beda (mio compagno di squadra all'Assindustria Sport Padova) ha appena vinto il titolo europeo per la categoria M35 con la misura di 4,60, battendo di 10 centimetri l'olandese Hans Pompen. Gianfranco è molto contento di questa sua prima esperienza internazionale master, soprattutto per il caloroso tifo dedicatogli dal pubblico. Mi congratulo con lui mentre effettuo l'ultimo allungo prima della finale.
(Nella foto, al centro, Gianfranco Beda sul podio dell'asta M35 - di Rosa Marchi)


E' il momento di preparare i blocchi di partenza. Ci scambiamo gli “in bocca al lupo” tra tutte le finaliste. Dolores Hachotte indossa sul top di gara la spillina tricolore che le ho regalato. A Peppa sussurro: “Dai, proviamo a realizzare il sogno di Erika”.
Al via Violette è velocissima e fa la sua gara, vincendo in 25”15. Dietro di lei come previsto siamo in 4, tutte in pochi decimi. Peppa giunge seconda in 27”20, mentre io riesco ad acciuffare il terzo posto in 27”32. Dolores sarà quarta in 27”40 e Dominique quinta in 27”44.
Il nostro podio sarà l'unico a contare la presenza di 2 atleti azzurri. Sono felicissima, soprattutto per il risultato di Peppa, che conquista così la sua prima medaglia internazionale master a livello individuale.

(Nella foto il podio dei 200 metri W40, da xs: Perlino, La Pierre, Marchi - di AF)

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